"Carissimi, entrando in Chiesa, soprattutto di Domenica,
è facile vedere, al momento della Comunione, una lunga fila di persone che si accostano lentamente
all’altare per ricevere il Corpo di Gesù
.
Ma, quanti capiscono il significato del gesto che fanno? Quanti vibrano nel cuore mentre
ricevono un autentico bacio di Dio, che vorrebbe trasmettere loro la bontà e la tenerezza
di Colui che è venuto a riportare l’Amore nel freddo della storia umana?
Talvolta, dopo la Santa Messa, mi fermo a guardare le persone che escono dalla Chiesa
e le fisso sul volto per vedere se riesco a notare un accenno di stupore, un cenno di gioia
incontenibile, un guizzo di carità che corre a donarsi per non spegnersi: e spesso resto deluso!
Per questo motivo, nell’anno dell’Eucaristia voluto dallo zelo del Santo Padre Giovanni Paolo II, ho sentito
il bisogno di raccontare con parole semplici il miracolo dell’Eucaristia: lo faccio come atto
di riparazione per le tante negligenze e le tante indifferenze che spesso, come fiori avvizziti,
circondano l’altare eucaristico."
+ S.E.Mons. ANGELO COMASTRI - Vicario di Sua Santità per la Citta del Vaticano
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