Testimonianza

Un portone che Spalanca
"lo sono piccola piccola e la forza che tu vedi in me non è mia, ma di Gesù e dello Spirito Santo che è nel mio cuore, io sono solo un tramite".

Carissimi, sono il fratello di Silvana Martinelli che il 7 Maggio è volata in cielo dal suo Gesù. Certamente vi ricorderete di Lei in quanto frequentava da oltre 10 anni la Comunità del Rinnovamento Carismatico Cattolico di Arezzo ed era stata insieme al suo marito Maurizio la scorsa estate al ritiro a La Verna (AR).  Oltre al profondo dolore che ci avvolge tutti, c'è anche un grande desiderio di far conoscere questa bellissima Anima che ha vissuto per Gesù e si e addormentata in Lui e che ci ha lasciato tantissimi 'regali spirituali ' che stanno cominciando a dare i loro frutti. Io, come fratello, ho voluto ricordarla con una breve lettera che ho scritto piangendo la mattina che mia sorella e morta e che ho voluto leggere in chiesa il giorno dei funerale. 
                                                                                                                        Silvano Martinelli

Città di Castello (PG), 7 Maggio 2001
Amatissima Silvana nostra, non so se riuscirò ad iniziare, non so se riuscirò a continuare, e soprattutto non so se riuscirò a finire questo piccolo quadro che vorrei dipingere con tè.

Siamo nati insieme nel lontano 28 Giugno 1949 in una grande casa, Montepeschio , posata su un colle nelle verdi colline Apecchiesi (PS). Certo sei stata un po' birbona quando alla nostra nascita ti sei presentata per prima, circa un'ora, attirando su di tè tutte le attenzioni: eri cosi bella, cicciottella , graziosa, eri una bambolina..... attenzioni che avevano fatto quasi dimenticare che c'ero anch'io.

A parte questo, abbiamo iniziato il cammino della vita insieme, immersi in quello straordinario verde e in quello straordinario cielo delle nostre amate colline e circondati da tante persone come si usava allora nelle case Patriarcali: ricordo i nonni Fenisia,Giuseppe, Elvira, i nostri genitori Lino e Rina, le tante zie e zii Leda, Jolanda, Maria, Ilario, Tonina, Lisa, Mimo, Delta, Bruna, Liseo ed i cugini. Armando, Iride e Viscardo che ha la nostra età. 

Insomma, attorno a noi c'era un Paese intero!
Ti ricordi Silvana quanti giochi abbiamo inventato insieme? Io e Viscardo facevamo a gara per farti divertire anche se altrettanto spesso ti facevamo i "dispetti". Forse da quello stare insieme in mezzo a tanta gente è cresciuto il nostro naturale desiderio degli altri, della condivisione, del confronto e del rispetto.

Poi la famiglia è cresciuta: siamo venuti ad abitare a Città di Castello ed è nato il nostro caro fratello Ettore. Fin dall'inizio le tappe più significative della vita le abbiamo fatte insieme: Battesimo, Comunione, Cresima e persino il Matrimonio. E proprio qui che mi sono preso la rivincita: ti ho fatto anticipare il tuo al 14 Dicembre del '75 anziché a Giugno del '76. Sabato mattina, quando sono venuto a trovarti abbiamo parlato della nostra infanzia e ci siamo fatti la stessa domanda su quale fosse il ricordo che meglio era rimasto nella nostra mente: insieme abbiamo ricordato quando, appena fanciulli, andavamo a prendere l'acqua alla fonte con la brocca e ci prendevamo quasi sempre una sgridata per i nostri ritardi nel tornare a casa.

Tardavamo perché, una volta attinta l'acqua, ci sedevamo lungo il piccolo sentiero fra gli alberi e sognavamo il nostro futuro di adulti. Ricordo che tu dicevi queste parole: " quando sarò grande mi sposerò, avrò una bella famiglia, tanti figli ai  quali vorrò tanto bene, ma io e te ci vedremo sempre anche se andrò ad abitare lontano. "

Ed è stato così che abbiamo avuto dal Buon Dio le nostre belle famiglie. Ma il nostro desiderio degli altri, di condividere, non poteva chiudersi dentro alla propria famiglia e allora è "esploso" manifestandosi in tutta la sua energia e solarità, dando vita per te alla straordinaria esperienza e percorso di ricerca della fede e della gioia con il gruppo Carismatico di preghiera, sempre più numeroso, dal quale sono partite tantissime preghiere di aiuto e solidarietà e dal quale io stesso ho attinto a piene mani; per me, nel formare la Città della Musica, centro per i giovani nel quale anche tu hai liberato l'innata vena artistica dipingendo un'intera parete con i colori che ami di più: le tinte pastello.

Lo scorso Sabato sera, quando siamo stati insieme al telefono, siamo "scivolati" a parlare dei misteri della morte e mi hai detto: "
Vedi Silvanino, io sono piccola piccola e la forza che tu vedi in me non è mia, ma di Gesù, dello Spirito Santo che è nel mio cuore, io sono solo un tramite. Sono certa che la morte non e una Porta che si Chiude, ma un Portone che si Spalanca per farci entrare in Paradiso, dove siamo veramente felici e dove possiamo ritrovare tutti i nostri affetti insieme all'affetto più grande: quello di Gesù" 

Con  queste parole oggi sei qui con noi e ci sarai per sempre: parleremo spesso con te, e tu avrai tante occasioni per aiutarci. Per tutti questi doni desidero allora ringraziare con te il Buon Dio, il Buon Gesù e la nostra madre Maria.

Per tutto questo desidero accomunare in un grande abbraccio le tantissime persone che ci sono vicine e che abbiamo potuto conoscere e amare pur nelle diversità; abbraccio che estendo, insieme a te, a tutti i nostri familiari, in particolare ai nostri genitori Lino e Rina... fino alla piccola Asia, a Maurizio, alla Francesca e alla Barbara.

Proprio la tua Barbara, ieri sera, mi ha detto: "Sai zio, io non sono "disperata ", perché la nostra mamma è qui con me, con la mia famiglia. Certo, non so se nei giorni futuri sarà ancora così, ma sono certa che la mia mamma parlerà con me, con la Francesco e con il mio babbo, e ci sarà sempre vicina con il suo affetto. "

Infine voglio lodare il Buon Dio per averci donato un cugino Sacerdote: Don Paolo Martinelli, che è stato ordinato il giorno prima che tu andassi dal tuo Gesù. Proprio in questo giorno Silvana gli hai regalato le parole più belle che possano sgorgare dal cuore di un Cristiano: "Don Paolo (Paolino) ti auguriamo un Ministero pieno di Spirito Santo e quindi molto sprint. Io ed i miei fratelli Silvano ed Ettore ti vogliamo molto bene. Benedetto sia il Signore che ascolta la mia supplica, il Signore mi da forza e mi protegge, in Lui ho fiducia e da Lui ricevo aiuto".

Amatissima Silvana, desidero infine incorniciare questo piccolo quadro che abbiamo cercato di dipingere con una leggenda che credo sia vera: si dice che il Buon Dio quando muore una persona Buona accenda una stella nel cielo... da stasera per te, sorellina, brillerà un Firmamento !

Arrivederci sorellina amatissima

Silvano Martinelli











La parete dell'Auditorio della Città della Musica dipinta da Silvana 

Silvana,  sorellina, sarai sempre nel mio cuore e nei miei pensieri 
(Silvano Martinelli)

Città della Musica