Ecco uno dei regali che Silvana mi ha lasciato prima di andare in Cielo, il segreto per essere felici:
Grazie Gesù che mi hai dato la forza di scrivere e leggere questo dono d'amore per Silvana il giorno del funerale il 7 Maggio 2001 ad Arezzo:
"Amatissima Silvana,
non so se riuscirò ad iniziare, non so se riuscirò a continuare, e soprattutto non so se riuscirò a finire questo piccolo
quadro che vorrei dipingere con te.
Siamo nati insieme nel lontano 28 Giugno 1949 in una grande casa, Montepeschio,
posata su un colle nelle verdi colline Apecchiesi (PS).
Certo sei stata un po’ birbona quando alla nostra nascita ti sei presentata per prima, circa un’ora, attirando su di te tutte
le attenzioni: eri così bella, cicciottella, graziosa, eri una bambolina… attenzioni che avevano fatto quasi dimenticare
che c’ero anch’io.
A parte questo, abbiamo iniziato il cammino della vita insieme, immersi in quello straordinario verde e in quello
straordinario cielo delle nostre amate colline e circondati da tante persone come si usava allora nelle case Patriarcali:
ricordo i nonni Fenisia, Giuseppe, Elvira, i nostri genitori Lino e Rina, le tante zie e zii Leda, Jolanda, Maria, Ilario,
Tonina, Lisa, Mimo, Delfa, Bruna, Liseo ed i cugini, Armando, Iride e Viscardo che ha la nostra età.
Insomma, attorno a noi c’era un Paese intero!
Ti ricordi Silvana quanti giochi abbiamo inventato insieme?
Io e Viscardo facevamo a gara per farti divertire anche
se altrettanto spesso ti facevamo i “dispetti”.
Forse da quello stare insieme in mezzo a tanta gente è cresciuto il nostro
naturale desiderio degli altri, della condivisione, del confronto e del rispetto.
Poi la famiglia è cresciuta : siamo venuti ad abitare a Castello ed è nato il nostro caro fratello Ettore.
Fin dall’inizio le tappe più significative della vita le abbiamo fatte insieme : Battesimo, Comunione, Cresima e persino il
Matrimonio.
E’ proprio qui che mi sono ripreso la rivincita:
ti ho fatto anticipare il tuo matrimonio al 14 Dicembre del ’75 per farl insieme, anziché a Giugno del ’76.
Sabato mattina, quando sono venuto a trovarti abbiamo parlato della nostra infanzia e ci siamo
fatti la stessa domanda su quale fosse il ricordo che meglio era rimasto nella nostra mente:
insieme abbiamo ricordato quando, appena fanciulli, andavamo a prendere l’acqua alla fonte
con la brocca e ci prendevamo quasi sempre una sgridata per i nostri ritardi nel tornare a casa.
Tardavamo perché, una volta attinta l’acqua, ci sedevamo lungo il piccolo sentiero fra gli alberi
e sognavamo il nostro futuro di adulti.
Ricordo che tu dicevi queste parole : “quando sarò grande mi sposerò, avrò una bella famiglia, tanti figli ai quali vorrò
tanto bene, ma io e te ci vedremo sempre anche se andrò ad abitare lontano.”
Ed è stato così che abbiamo avuto dal Buon Dio le nostre belle famiglie.
Ma il nostro desiderio degli altri, di condividere, non poteva chiudersi dentro alla propria famiglia e allora
è “esploso” manifestandosi in tutta la sua energia e solarità, dando vita per te alla straordinaria esperienza di
ricerca della Fede e della Gioia con il Gruppo di Preghiera, sempre più numeroso, dal quale sono
partite tantissime preghiere di aiuto e solidarietà e dal quale io stesso ho attinto a piene mani; per me, nel formare
la Città della Musica, centro per i giovani nel quale anche tu hai liberato l’innata vena artistica dipingendo un’intera
parete con i colori che ami di più: le tinte pastello.
Lo scorso Sabato sera, quando siamo stati insieme al telefono, siamo “scivolati” a parlare dei misteri della morte e
mi hai detto : “Vedi Silvanino, io sono piccola piccola e la forza che tu vedi in me non è mia, ma di Gesù, dello Spirito
Santo che è nel mio cuore, io sono solo un tramite.Sono certa che la morte non è una Porta che si Chiude, ma un Portone che si spalanca per farci entrare in Paradiso,
dove saremo veramente felici e ritroveremo tutti i nostri affetti insieme all’affetto più grande: quello di Gesù’.”
Con queste parole oggi sei qui con noi e ci sarai per sempre. Parleremo spesso con te, e tu avrai tante occasioni per aiutarci.
Per tutti questi doni desidero allora ringraziare con te il Buon Dio, la nostra madre Maria ed il Buon Gesù.
Per tutto questo desidero accomunare in un grande abbraccio le tantissime persone che ci sono vicine e che abbiamo
potuto conoscere e amare pur nelle diversità; abbraccio che estendo, insieme a te, a tutti i nostri familiari, in particolare
ai nostri genitori Lino e Rina…fino alla piccola Asia, a Maurizio, alla Francesca e alla Barbara.
Proprio la tua Barbara, ieri sera, mi ha detto: “Sai zio, io non sono “disperata”, perché la nostra mamma è qui con me,
con la mia famiglia. Certo, non so se nei giorni futuri sarà ancora così, ma sono certa che la mia mamma parlerà con me,
con la Francesca e con il mio babbo, e ci sarà sempre vicina con il suo affetto.”
Amatissima Silvana,
desidero incorniciare questo piccolo quadro che abbiamo cercato di dipingere con una leggenda che credo sia vera :
si dice che il Buon Dio quando muore una persona Buona accenda una stella nel cielo… da stasera per te, sorellina,
brillerà un Firmamento !