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Sognando Lui
(Michiko Hayashi)
(Unione Cristiana per i Migrani Italiani - Canada)
"Sognando Lui" è il frutto di un duro lavoro nel quale ho interpretato la musica
e i testi di Giovannina Menin, dando voce a tutto il loro significato, volto verso la fede..."
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Il mio animo è sempre stato attratto dall'arte, in particolare verso la musica classica.
Il mio percorso di vita ha seguito una via in simbiosi con la musica, e la mia passione
verso di essa ha potuto regalarmi emozioni indescrivibili, viaggi intercontinentali,
esperienze spettacolari, e soprattutto mi ha dato la possibilità di conoscere persone uniche.
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nato da tanti gesti d'amore... |
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Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato a creare questo progetto e tutti
coloro che hanno fatto in modo che potessi cantare i testi di Giovannina.
Grazie di cuore.
La canzone "Piccola Grande Stella" è dedicata a Madre Teresa di Calcutta.
"Diritti d'Autore" è dedicata a Karol Woytjla, Giovanni Paolo II.
(Nella foto: Giovannina Menin, autrice e compositrice dei canti del CD "Sognando Lui")
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Testi e musica:Giovannina Menin
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Voce:Michiko Hayashi
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Arrangiatori Quartetto d'Archi:
Giovanni Campello (per "Piccola Grande Stella")
Luca Bertasi (per "Sarà", "A Te", "Diritti d'Autore")
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Quartetto d'archi:
Barbara Romagnolo 1° Violino
Andrea Dalla Villa 2° Violino
Claudia Baratella Viola
Valentina Migliozzi Violoncello
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Arrangiatore Basi Elettroniche:Riccardo Eterno:
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Studio di registrazione: BLUE TRAIN'S RECORDING STUDIO, Venezia, di Giorgio Spolaor.
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Fotografia e grafica:Marian Vanzetto.
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BREVE CRONACA DI UN'INCONTRO STUPENDO:
Grande successo del concerto “Sognando Lui” organizzato
dall’U.C.E.M.I.(Unione Cristiana Enti E tra e per i Migrani Italiani - Toronto, Canada)
presso la chiesa di San Pietro di Woodbridge in onore del Beato Giovanni Paolo II,
il Grande papa, l’uomo venuto da lontano, non solo fisicamente, ma anche nel
suo essere più profondo, l’ uomo che ha lasciato un segno indelebile nella
storia e nelle menti di milioni di persone.
A testimoniarlo, domenica 12 giugno 2011,
accanto al numerosissimo pubblico italiano, la cui fede e tradizione cattolica
sono il tratto distintivo che gioca un ruolo importante nella crescita del Canada,
vi era anche una cospicua presenza di appartenenti alle altre fedi religiose,
come islamici, ebrei, buddisti, indù, protestanti, africani e nativi americani.
Per il Papa che ha aperto la più ampia porta al dialogo interreligioso,
che ha visitato moschee e sinagoghe, che ha detto coraggiosamente di
credere nello stesso unico Dio vivente e per l’UCEMI che gli ha voluto
rendere questo originale tributo, insieme ai messaggi dell’Arcivescovo
di Toronto, della Commissione Pastorale Italiana, del Console Generale,
del sindaco di Vaughan, del ministro Julian Fantino, del presidente del
Congresso Nazionale degli Italo Canadesi e del Rabbino anziano della
sinagoga Beth Sholom, era presente anche il presidente di tutti gli Imam canadesi,
il dottor Hamid Slimi, una figura di primo piano della comunità musulmana e
del dialogo interreligioso.
Emozione grandissima ha suscitato tra i presenti
l’arrivo della “Fiaccola della vita” e la testimonianza di George Marcello,
il Terry Fox italiano sopravvissuto grazie ad un trapianto di fegato.
La fiaccola – ha ricordato George -fu benedetta da Giovanni Paolo II il
5 settembre del 2001 quando proclamò la donazione di organi “un genuino atto d’amore”
e incoraggiò i giovani studenti a portare questa torcia per tutto il mondo,
per esserne voce e ispirazione e così, dopo essere passata nelle mani di più
di un milione di giovani, lo scorso 12 giugno dalla studentessa Nicole Paoletto
di Woodbridge, questo simbolo di vita e di speranza attraverso P. Thomas Rosica
e P. Michael Corcione è giunta nell’auditorio.
Shaheem Joya, il giovane immigrato
afgano ambasciatore della torcia, in particolare ha fatto commuovere i presenti
con la storia di Ismael, il palestinese che in un atto d’amore ha donato gli
organi del figlio di 12 anni ucciso da un soldato israeliano, proprio ad 8 bambini
ebrei che da essi dipendevano per la propria sopravvivenza. P. Rosica, parlando
della gioia e del buon umore del Santo Padre, della sua caparbietà a voler camminare
con le proprie gambe pur nella debolezza e malattia, ha detto che egli amava molto
la comunità torontina.
Il legame con Giovanni Paolo II, ha detto, è simboleggiato
anche in questa chiesa, che ricorda nel nome la Santa Sede, dalla grande croce
che fu presente a Downsview durante la sua prima venuta nel 1984.
Ha raccontato poi di come il suo incontro col Papa nel 2002 sia stato il
trampolino di lancio per Salt & Light Tv che conta oggi più di 3 milioni
di telespettatori.
Sono seguiti i bellissimi canti con testi e musiche originali
della musicista italiana Giovanna Menin, magistralmente interpretati dalla
bravissima soprano Michiko Hayashi. Queste stupende nuove canzoni, intervallate
da una selezione di musiche classiche (come il Laudate Dominum di Mozart, La
Vergine degli Angeli di Verdi, Agnus Dei di Bizet, Panis Angelicus di Frank
e Gloria di Gounod) hanno fatto capire che anche tutti noi, come il Grande Papa,
veniamo da lontano e che anzi quel lontano ce lo portiamo dentro: è l’eternità in
noi, è lo spirito che Dio ci ha dato prima della Creazione, è la nostra vera casa!
Che con la forza del perdono possiamo ricucire gli strappi e riportare la pace e
l’unità fra i popoli.
Dagli acuti di “Sognando Lui” a quelli di “E poi volare”
della bravissima soprano Michiko Hayashi, da Shout to the Lord della giovanissima
Alessandra Trimmeliti, esibitasi anche col padre Bruno nel Padre Nostro, all’
Ave Maria di Giampietro Posocco, eseguita da Michiko insieme a Michael Nasato e
al Coro San Marco,(che a distanza di pochi giorni si esibivano in un concerto
di beneficenza per le vittime del terribile terremoto in Giappone) è stato tutto
un susseguirsi di grandi emozioni. Il pubblico è andato in visibilio dopo il canto
corale di Va pensiero e oltre 2 ore di concerto, alzandosi tutto in piedi in
scoscianti e prolungatissimi applausi mentre qualcuno si chiedeva: “Ma come? È già
finito?” Nel giorno di Pentecoste questo concerto ha saputo superare i confini
nazionali e religiosi, proclamando la buona notizia in un linguaggio comprensibile
a tutti; non ha commemorato solo un uomo del passato, ma ne ha attualizzato il
suo messaggio nel presente facendo dell’auditorio degli ambasciatori di carità,
giustizia e pace. In questo sta il suo vero successo.
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Autorizzazione dell'Autore alla pubblicazione su Radio Gesù |
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