"Amo dipingere per perdermi e ritrovarmi nell'Amore di
Dio, infinta Bellezza... e negli altri poiché credo che tutto è dono e grazia per…"
Tiziano Soldavini, nato a Lonate Pozzolo (Va) il 19 novembre 1957.
Il Sacerdote
Sacerdote Diocesano e Cappellano all’Istituto Nazionale per Malattie Infettive Spallanzani in Roma
– Dr. in Scienze e Tecniche di Psicologia della Comunicazione (UPS) - Pittore e scrittore –
Responsabile della Compagnia Novarte Il grembiule – Insegnante nella Scuola Edi.S.I. per
Consulenti di Formazione in
Scienze umane nella Vita Consacrata e Comunità Educative Ecclesiali – Roma
Attualmente vive a Roma dove presta il suo servizio sacerdotale presso l'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani".
UN 'ORA MIRACOLOSA: Non una preghiera fatta di parole, ma soprattutto un nome sulle labbra che sale dal cuore e
pervade tutta la persona: Gesù.
Ecco una bella testimonianza: «All'ultimo ritiro spirituale mi e stato donato da
P.Michele un mp3 con una preghiera che ogni volta più ti lasci andare più vivi momenti intimi con Gesù. Io mi ritrovo
sempre che piango di commozione e rivivo sempre momenti diversi di quel amore sempre nuovo che ogni giorno
solo lui sa donarci grazie Tiziano Dio ti benedica ci hai donato una grande preghiera grazie. Renata»
Ecco alcuni dei libri scritti da Don Tiziano Soldavini.:
Adoro te devote, latens Deitas!
, Edizioni Marna (2007)
Novarte. Arte senza frontiere
, Edizioni Pensa Editore (2007)
Oggi, ora, l'inganno è sconfitto. Maria racconta gli ultimi momenti della vita di Gesù
, Edizioni Marna (2007)
Un'ora miracolosa... nella potenza del nome di Gesù trasformerà la tua vita
, Edizioni Marna (2007)
Oltre l'immagine
, Edizioni Marna (2006)
Ventisette storie per diventare buoni
, Edizioni La Piccola
Ti saluto Maria. Canto a mia madre
, Edizioni Ancilla
Preghiere ai bordi della strada
, Edizioni La Piccola
Una vita un canto d'amore, Roberto
, Edizioni Marna
... alcune immagini di Don Tiziano e le Sue opere...
L'Artista
Da lungo tempo ama dipingere, convinto che è un mezzo di comunicazione efficace e "luogo" di confronto e incontro con
le persone; una delle modalità per esprime la lode al Creatore. Sostenuto da persone esperte nel mondo dell'arte ha deciso
così di presentare al pubblico più vasto le sue opere.
Dipingere, creare, questi e altri verbi simili, non sono altro per me, che un timido raggio d'arte che, come
un raggio di sole, si fa spazio fra un cielo nuvoloso o limpido e risplende in tutta la sua bellezza, senza mai
perderla. Dipingere, "fare" arte è linguaggio, non certo il solo, che come un raggio di sole diventa dono.
Non si dipinge per sé, ma per gli altri, tutti gli altri.
Dipingere è come avere dinnanzi uno spartito musicale, oppure eseguire una musica che viene
dal cuore, e scopri al termine di un lavoro una nuova sinfonia dei colori, dove mente e cuore ne sono coinvolti.
Dipingere è per me consapevolezza che "ogni autentica ispirazione, racchiude in sé qualche
fremito di quel "soffio" con cui lo Spirito creatore pervade, sin dall'inizio, l'opera della creazione.
Presiedendo alle misteriose leggi che governano l'universo, il divino soffio dello Spirito creatore
s'incontra con il genio dell'uomo e ne stimola la capacità creativa. Lo raggiunge con una sorta di illuminazione
interiore, che unisce insieme l'indicazione del bene e del bello, e risveglia in lui le energie della mente e del
cuore, rendendolo atto a concepire l'idea e a darle forma nell'opera d'arte. Si parla allora giustamente, se
pure analogicamente, di "momenti di grazia", perché l'essere umano ha la possibilità di fare una qualche
esperienza dell'Assoluto che lo trascende". (Giovanni Paolo II Lettera agli artisti)
Dipingere è per me impegno a creare percorsi di dialogo, rispetto, reciprocità, tutto ciò che è
via per la pace: "Io credo che il dialogo sia un'opportunità per le persone provenienti da diverse culture
e tradizioni, di conoscersi meglio tra loro, sia che vivano agli estremi opposti del mondo, sia che vivano
nella stessa strada. Gli artisti hanno un ruolo speciale da svolgere nella lotta per la pace. Gli artisti parlano
non solo alla gente ma anche per la gente. L'arte è un'arma contro l'ignoranza e l'odio ed è anche il
rappresentante della coscienza umana. L'arte apre nuove porte per imparare e capire, per raggiungere
la pace fra popolazioni e nazioni". (Kofi Annan)
Dipingere è per me, fare una cosa bella, viva, provare stupore innanzi al colore, è possibilità
per creare nuovi percorsi per un mondo più giusto, attraverso la forza disarmante e semplice della pittura.
Dipingere è per me donare un raggio d'arte che non mi appartiene, perché tutto è dono.
Non posso dipingere dimenticando la famosa espressione di Vincent Van Gogh: "Non c'è niente di più
realmente artistico dell'amare gli uomini", dunque ogni dipinto è dono per gli altri.
Al termine di ogni opera, dopo che l'ho firmata, mi piace fissare il mio sguardo in ogni
sua parte, e provare stupore, meraviglia. Non mi appartiene più, cerco di entrarvi dentro e provo
nuove emozioni. I colori, le forme, i diversi materiali sono come sassolini che "gettati" nel mio cuore,
nella mia mente, danno vita a cerchi circoncentrici che moltiplicano emozioni, sentimenti. Lo stupore
non si arresta. Una forza che non è frutto delle mie mani, del lavoro svolto, neppure la tela, i fili, le corde,
la materia usata, riesce a imprigionare la forza che promana l'opera che ritengo mai finita. È il momento
in cui con tutto l'essere: corpo, psichiche, spirito, assaporo la Bellezza increata, l'"Eterno". È il momento
più bello perché anche se in modo imperfetto mi è possibile sperimentare già il mistero della Bellezza eterna.
Dipingere è per me perdersi, ritrovarsi nell'Amore: Dio infinta Bellezza e negli altri, poiché
credo che tutto è dono e grazia per…